Per manipolazione si intendono tutte quelle attività che consentono al bambino di esplorare attraverso l’uso delle mani ma anche dei piedi e della bocca, a seconda dell’età e della predisposizione del bambino stesso.
“I sensi diventano uno strumento naturale di insegnamento e coinvolgono interamente il bambino nell’attività.” Maja Pitamic, (2014), “imparo a fare da solo“, red!, Milano, pag.47.
Che capacità sviluppa la manipolazione:
- aiuta il bambino nella fase di sperimentazione. Il bimbo andrà a tentativi ed è bene lasciare che sbagli e si auto corregga.
- rafforza i muscoli delle mani e dei polsi, la cui solidità sarà propedeutica in brevi termini per allacciarsi per esempio le scarpe o per abbottonarsi e nel lungo tempo lo aiuterà nei primi approcci alla scrittura.
- permette al bambino di “dare voce” alle emozioni: gli dà modo di sfogarsi e quindi di canalizzare per esempio la rabbia allo stesso modo gli consente di rilassarsi.
- Sviluppa la coordinazione oculo-manuale. Necessaria a costruire un buona base per le atre attività successive.
- favorisce la distinzione dei colori.
- sviluppa la fantasia.
- incoraggia la concentrazione.
Gli scopi di questa attività sono molteplici e possono variare a seconda dei vari laboratori che proponiamo al bambino, uno potrà favorire di più una capacità rispetto ad un’altra e viceversa.
Anche le semplici attività di vita pratica possono essere di manipolazione.
Come proporre le attività di manipolazione:
- mettiamo davanti al bambino il materiale e gli strumenti necessari
- iniziamo noi a giocare, senza usare parole, semplicemente usiamo il materiale nel modo corretto, con calma e con movimenti chiari e semplici. Se non riuscite a stare in silenzio si può accompagnare il fare con delle parole semplici come:“ è morbido” oppure “prendo questo oggetto e lo verso in questo”.
- lasciamo il materiale a disposizione del bambino, lo usa in modo errato? fa niente. Ripetiamo noi i movimenti corretti e controlliamo che ci guardi. (ricordiamo però che non è detto che il nostro modo di usare un materiale sia per forza corretto e quello del piccolo sbagliato, forse lui ha solo inventato una nuova modalità)
Norme per il bambino:
- non si lancia
- non si fa del male a se stessi o ad altri
Norme per i genitori:
- non intervenire a meno che non sia necessario per ristabilire le regole
- non correggere il bambino
E se non vuole saperne di giocare? Lasciamo che sia lui a poter decidere se giocare o meno, forse non è ancora pronto o forse non desidera giocare in quel modo o in quel determinato momento. Riproponiamo l’attività più avanti.
Qualche tempo dopo aver manipolato un determinato materiale può avvenire in modo naturale un step successivo, ovvero il bambino può iniziare ad essere attratto dall’attività dei travasi. Nel caso dovesse succedere lasciatelo fare e leggete questo articolo dove vi presento l’attività dei travasi e vi spiego cosa sono e a cosa servono.
Cosa ne pensa Maria Montessori della manipolazione?
“Le mani sono gli strumenti propri dell’intelligenza dell’uomo.” M. Montessori.
La Montessori ai tempi era una pioniera in questo! Ha costruito (letteralmente) una serie di materiali e attività pensati a sviluppare precise capacità nei bambini da 0 a 6 anni favorendo l’uso dei cinque sensi.
Ha creato giochi capaci di auto correggere il bambino e quindi di ridurre al minimo l’intervento dell’adulto. Ha promosso lo stare in natura e l’uso di materiali naturali. Ha incentrato buona parte dei suoi sforzi a favorire le attività di vita pratica.
Da lei possiamo prendere molti spunti per costruire attività manipolative eccellenti.
Eccovi qualche attività manipolativa di cui ho già scritto degli articoli:
la ricetta del pongo fatto in casa
Se avete domande o dubbi non esitate a mandarmi una mail