COSA SONO?
No non sono i mobili per la cameretta 🙂 (infatti si legge “mobails”).
Sono le primissime attività che si possono mettere a disposizione dei piccoli appena nati. Si tratta delle cosiddette giostrine, cioè oggetti che vengono posti sopra al bambino, ad una certa distanza dai suoi occhi e che attraggono la sua attenzione muovendosi.
Le attività essenziali dei neonati rimangono quelle legate all’affettività e ai bisogni primari ma se si vuole “intrattenerli” per il tempo di veglia questa è un’ottima soluzione.
PERCHÉ È UTILE?
Lo scopo di questa prima attività è quello di aiutare il bimbo a concentrarsi su un oggetto in movimento, di visualizzare tutte le parti di cui è composto e di aumentare l’attenzione del neonato.
Esistono diversi mobiles che sono stati creati per le differenti età, a partire da 3 settimane di vita fino ai 4 mesi. Ogni mobiles ha uno scopo preciso e una struttura dedicata a quella specifica fascia di sviluppo. Man mano che vi presenterò le diverse giostrine vi parlerò anche dell’utilità in ognuna di esse.
ALCUNI PUNTI FONDAMENTALI PER L’USO DEI MOBILES:
- le fascia di età a cui si riferisce ogni mobiles non è statica! Se vostro figlio non è interessato cambiatelo, proponetegli un altro tipo di mobiles, passate a quello successivo. Come sempre l’osservazione delle essere alla base di tutto.
- La giostrina deve essere posta a circa 25-30 cm di distanza dal viso del bambino.
- Il bimbo dovrebbe essere poggiato supino su un tappeto abbastanza rigido oppure sul lettino (attenzione: se usate il lettino per farlo giocare ricordatevi di togliere il mobiles una volta che metterete il piccolo per dormire perché quasi sicuramente lo agiterà).
- Se riuscite fissate un gancio al soffitto e un filo trasparente come quello da pesca. Tuttavia per quando il bimbo sarà in grado di afferrare la giostrina sarebbe meglio cambiare il filo con uno più robusto, possibilmente sempre trasparente.
- Le misure proposte da Maria Montessori sono precisissime, io ve le menzionerò così come lei le ha presentate ma come sempre ognuno di noi può manipolarle a seconda dei bisogni, cercando di rimanere fedeli il più possibili all’originale. Stesso discorso per il materiale, nella prima giostrina per esempio Munari raccomanda una sfera di vetro per riflettere al meglio la luce, io non l’ho trovata per cui mi sono adattata con una di plastica.
- Vedrete nelle foto che io ho proposto l’attività a mio figlio anche mentre era sulla sdraietta, questo perché avevo appeso la struttura al cavalletto della macchina fotografica per poter trasportare l’attività nei vari ambienti di casa.